Il moltiplicarsi dei casi di maltrattamento in asili e case di riposo viene tradotto come un bisogno di un controllo maggiore in strutture che ospitano quelle che sono le figure più delicate della società installando così telecamere nelle strutture socio-assistenziali operative sul territorio regionale, pubbliche e private.
L’amministrazione regionale concederà contributi fino al 75% della spesa ammissibile a copertura ti tale intervento, previsto uno stanziamento di 2 milioni di euro tra il 2019 e il 2020.
Le telecamere saranno installate previo accordo con le rappresentanze sindacali e con il coinvolgimento delle famiglia. La norma vita l’utilizzo di web cam imponendo un adeguata segnalazione della presenza dei sistemi video e consente l’accesso alle registrazioni (altrimenti vietato) solo in caso di notizie di reato e secondo quanto previsto dal codice di procedura penale.
Sono interessate a questa norma tutti gli asili, le scuole dell’infanzia e le strutture socio-assistenziali operative sul territorio regionale, pubbliche e private, per un totale che sfiora i mille edifici. Entro 24 mesi dall’entrata in vigore della norma è previsto che tali strutture si dotino di sistemi di sorveglianza a circuito chiuso, con immagini cifrate.
https://udine.diariodelweb.it/udine/articolo/?nid=20190206-537360
